Pirsig, Robert M.
Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta
Adelphi
800 - Letteratura
Citazioni:
Se volete dipingere un quadro perfetto, fatevi perfetti e dipingete normalmente.
Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima ad una montagna o nei petali di un fiore. Pensare altrimenti equivale a sminuire il Buddha, il che equivale a sminuire se stessi. (p. 28)
Dopo un po' mi dice: "Tu credi ai fantasmi?".
"No" rispondo.
"Perché?".
"Perché non sono scien-ti-fi-ci".
John sorride per come lo dico. "Non hanno materia," continuo "e non hanno energia, pertanto, secondo le leggi scientifiche, non esistono se non nella testa della gente".
Il whiskey, la stanchezza e il vento tra gli alberi incominciano a farmi effetto. "D'altra parte," aggiungo "neanche le leggi scientifiche hanno materia né energia, pertanto non esistono se non nella testa della gente. Tanto vale essere scientifici fino in fondo e rifiutarsi di credere sia ai fantasmi, sia alle leggi della scienza. Così non c'è pericolo di sbagliare. Non resta molto in cui credere, ma anche questo è scientifico". (p. 42)
Ieri ho parlato di come sia importante tenere alle cose, be', io a questi vecchi guanti ammuffiti ci tengo. Li guardo e sorrido, perché sono così vecchi, stanchi e laceri da sfiorare il ridicolo, e quando li appoggio sul tavolo, anche quando non sono freddi, non c'è verso di farli stare piatti. Sono dotati di una memoria propria. Mi sono costati tre dollari e me li cucio e ricucio con grande spreco di tempo e di fatica, perché non riesco neanche ad immaginare di poterli sostituire. Non è pratico, ma la praticità non è mai tutto in fatto di guanti, non è tutto mai. (p. 53)
Quando il pensiero analitico, il coltello, viene applicato all'esperienza, qualcosa resta sempre ucciso. Questo è un fatto generalmente riconosciuto, almeno per quanto riguarda le arti. Viene in mente l'esperienza di Mark Twain: una volta acquisite le conoscenze analitiche necessarie per condurre un'imbarcazione lungo il Missisipi, scoprì che il fiume aveva perso la sua bellezza. Ma, ciò che è meno evidente, nelle arti qualcosa viene anche creato, ed è questa la cosa più importante. E' come un ciclo continuo di morte e nascita che non è né buono né cattivo, ma semplicemnte è. (p. 86)
"Una natura nobile desidera con tutte le sue forze di sfuggire al suo ambiente affollato e rumoroso per rifugiarsi nel silenzio delle vette più alte, dove l'occhio spazia liberamente nell'aria ancora pura e segue con lo sguardo amorevole i placidi contorni che paiono costruiti per l'eternità".
Il passo è preso da un discorso pronunciato nel 1918 da un giovane scienziato tedesco di nome Albert Einstein. (p. 115)
Se lo scopo del metodo scientifico è scegliere tra una moltitudine di ipotesi, e se il numero delle ipotesi cresce troppo in fretta in rapporto alle possibilità del metodo sperimentale, è evidente che verificarle tutte è impossibile, e quindi qualsiasi esperimento darà risultati incompleti e l'intero metodo scientifico verrà meno al suo fine di stabilire un sapere dimostrato. (p. 118)
Lo scopo del metodo scientifico è scegliere una singola verità fra molte verità ipotetiche. Invece, moltiplicando i fatti, le informazioni, le teorie e le ipotesi, la scienza stessa conduce l'umanità, da singole verità assolute, a verità relative, molteplici e indeterminate e divental al causa principale del caos sociale, dell'indeterminatezza, della confusione del pensiero e dei valori che una conoscenza razionale dovrebbe avere il compito di eliminare. (p. 119)
Fedro non pensava come gli altri neanche allora, prima della sua follia. Egli si trovava ad un livello nel quale tutto scivola e cambia; i valori e le verità istituzionali scompaiono e si continua solo in base al proprio spirito. La sua precoce sconfitto lo aveva esonerato dall'obbligo di incanalare il suo pensiero in schemi tradizionali ed egli aveva acquisito un indipendenza intellettuale che ben pochi conosco. (p. 123)
Una geometria non può essere più vera di un'altra, può essere soltanto più utile. La geometria non è vera, è vantaggiosa. (p. 258)
Mi tornano in mente il sogno e le parole: "Ci vediamo in fondo al mare" e mi domando cosa volesse dire. Ma i pini e la luce del sole sono più forti di qualsiasi sogno e le domande svaniscono. Cara, vecchia realtà. (p. 269)
La differenza tra un buon meccanico e un cattivo meccanico, come quella tra un buon matematico e un cattivo matematico, sta esattamente nella capacità di selezionare i fatti buoni sulla base della Qualità. Un buon meccanico deve tenerci! E' questa una capacità a proposito della quale il metodo scientifico tradizionale non ha nulla da dire. (p. 274)
La manutenzione della motocicletta diventa frustrante. Irritante. Manda in bestia. E' questo che la rende interessante. (p. 293)
L'esempio più efficace contro la rigidità dei valori è quella della vecchia trappola indiana per le scimmie. La trappola consiste in una noce di cocco svuotata e legata a uno steccato con una catena. La noce di cocco contiene del riso che si può prendere attraverso un buco. L'apertura è grande quanto basta perché entri la mano della scimmia, ma è troppo piccola perché esca il suo pugno pieno di riso. La sciammia infila la mano e si ritrova intrappolata, esclusivamente a causa della rigidità dei suoi valori. Non riesce a cambiare il valore del riso. Non riesce a vedere che la libertà senza riso vale di più della cattura con. (p. 301)
Forme e formalismi… Un anno dopo l'atro gli studenti del primo banco recitano la loro parte per prendere i loro aristotelici bei voti, mentre coloro che posseggono la vera areté siedono silenziosi alle loro spalle chiedendosi cosa c'è di sbagliato in loro, visto che la materia non gli piace. (p. 364)
La Chiesa della Ragione, come tutte le istituzioni del sistema, non è basata sulla forza del singolo quanto sulla sua debolezza. Solo agli incapaci si può insegnare bene. Gli altri sono sempre una minaccia. Ma per Fedro la Qualità la si vede meglio sulle montagre, là oltre il limite dei boschi, e non qui, dove le finestre sporche e gli oceani di parole la offuscano. Si rende conto che qui questo non verrà mai accettato: per capirlo bisogna essere liberi dall'autorità, e questa è un'istituzione autoritaria. Per le pecore la Qualità è quello che dice il pastore, e se una notte, col vento che infuria, ne lasci una oltre il limite dei boschi lei si spaventerà a morte e belerà e belerà finché non arriverà il pastore, o il lupo. (p. 373)
Le prove della vita, naturalmente, non hanno mai fine. Tutti sono destinati a sperimentare infelicità e disgrazie, ma ora ho come una sensazione, una sensazione che prima non c'era, e che non si ferma alla superficie delle cose, ma mi pervade fino al profondo del cuore: ce l'abbiamo fatta. Ora tutto andrà meglio. Queste cose si sentono. (p. 392)
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Data Acquisizione: 21/02/2004
Anno prima edizione:
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Pagine: 0
Lingua: ITA
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